Dunque, torniamo alla Bonelli e più precisamente a Orfani, la nuova saga fantascientifica tutta a colori che mi ha rapito. Il colore è nuovo per noi: in Italia/Europa solitamente usiamo di più il bianco e nero e l'aspetto, per me e il mio gusto, è più pesante di quello di un qualunque manga che pure sono in bianco e nero. Anche se parliamo di artisti come Milo Manara, Ugo Pratt, Guido Crepax, Jean Giraud (Moebius), Sidney Jordan o Pat Tourret: preferisco i loro lavori a colori.
E' quello che in gergo viene definito "Fumetto d'autore" perché non è "commerciale", non si piega ai gusti delle masse ma è una piccola opera d'arte. Forse troppo.
Io, in questo, sono massificata: forse è per come sono organizzate le vignette (solitamente non ci sono vignette a tutta pagina, le figure sono rigidamente incasellate nelle vignette e non sbordano mai, le une e le altre non dialogano a comporre una sequenza 'cinematografica', c'è l'uso dei retini) ma io le sento come claustrofobiche, statiche e, se colorate, spesso caotiche.
Last time I told you that there was something between the X-Men Glob Herman and another art work.
So, we have to come back to the Italian Bonelli and its last creation, the sci-fi all-coloured saga, Orfani (Orphans). Colour is a news for us: in Italy/Europe we usually use much more the black and white technique and the aspect is, for me and my taste, heavier than any kind of manga you can read that also are b/w.
Even if they are famous artists like Milo Manara, Ugo Pratt, Guido Crepax, Jean Giraud (Moebius), Sidney Jordan or Pat Tourret: I prefer their few coloured works.
Usually this kind of comic is called "graphic novel" (with an a more cultural meaning) because is not "mainstream", it is a little art work. Maybe too much.
In this I follow the big group: maybe is the way the strips are arrenged (usually there are no splash pages, drawings are rigidly in the cage of the boxes, they never try to cames out of them, strips don't dialogue one to another in a 'cinematographic' way, there's no use of halftone screen etc), but I feel them as claustrophobic, static or, when coloured, often chaotic.
Parlando in generale (ora faccio la provinciale, qualcosa che cerco di rimuovere da me stessa... spiego dopo) non amo il fumetto Europeo. Non per la trama ma per il disegno. E' il nostro marchio, lo so, c'è un sacco di spazio bianco (non è così claustofobico come l'ho dipinto io) e... lo so, sono superficiale se mi faccio fermare dall'aspetto. Ma è davvero troppo difficile per me. E' come leggere il tuo romanzetto preferito e leggere un Umberto Eco (o semplicemente Andrea Camilleri): io li trovo pesanti, ridondanti, etc. Qualcuno, anche a casa mia, li adora. Ma non io.
Ovviamente faccio esempi con autori che conosco (non è lo stesso paralre di autori inglesi che leggiamo tradotti. E anche se letti nella lingua originale non è lo stesso che leggere/ascoltare nella tua madre lingua, questo non mi stancherò mai di ripeterlo).
Quel che ho notato, una differenza che vedo anche nel cinema, nelle canzoni, etc, è il fatto che noi, italiani ed europei in generale, riempiamo i nostri lavori con sottili rimandi storico/culturali/letterari e di condanna politica. Gli anglosassoni usano sempre gli stessi fatti/nomi, li riarrangiano e li propongono come qualcosa di nuovo e fresco.
Anche se ci vedo chiaramente che non c'è traccia di cultura in questo tipo di lavoro, preferisco questo tipo di prodotto.
Tanto per fare un esempio, pensate all'ultimo libro di Dan Brown: Dante è citato giusto una volta, alla fine del libro... e non c'è nessun serio riferimento a lui! Altri libri enigmatici e moderni sono stati scritti sulla Commedia, in stile Da Vinci. Ma sono così noiosi!!!
Lo stesso accade nei film. Così, se Tarantino cita qualcosa dalle saghe nordiche questo è cultura (non amo i suoi lavori perché ci vedo solo il riferimento e nulla più). Quando noi proviamo a fare lo stesso, semplicemente prendere un nome o qualunque altra cosa (un mito greco-romano, un fatto storico e così via, e mescolando/aggiungendo qualcos'altro un pò a caso) vediamo i nostri lavori come stupidi, insipidi, mediocri... Sentiamo il bisogno di ficcarci dentro un sacco di roba, per spiegarlo. Sembra quasi che siamo incapaci di riassumere o di essere inaccurati.
Ma, a essere onesti, c'è una giustificazione: in Italia e in Europa (non tutta) chi scrive, chi ha il tempo, le conoscenze e le capacità sono gli accademici mentre nei paesi anglosassoni sono romanzieri professionisti. Di più, a nord la gente senza lavoro riceve un sussidio dallo Stato, cosa che non avviene in Italia dove se sei senza lavoro sei anche senza soldi, così queste persone possono spendere il loro tempo (vedi il caso J.K.Rowling) in un caffè, scrivendo.
Generally speaking (now I'm quite provincial, something that I try to avoid from myself , as I will explain later) I don't like European comics. Not for the plot but for the drawing. It's our mark, I know, there is even a lot of white space (it's not so claustrophobic as I draw it) and... yes, I'm superficial if I let the aspect stops me. But it's really hard to me.
Is like reading your favourite YA novel and reading Umberto Eco (or simply an Andrea Camilleri): I find it as heavy, rdundant, etc. Someone in my home love them. Not me.
Of course I make example with author that I know (is not the same if I talk about and English writer who I read translated. Even if I read in the original version is not the same as reading/listening in your own language: I will never annoy to repeat it).
What I notice, a difference that I see also in the movies, in the songs etc, is the fact that Italians and Europeans in general fill their work with subtle culture/history/literature and political condemnation. The Anglo-Saxons use always the same famous facts/names etc, re-arrange and serve them as something new and really fresh.
Even if I see the evidence that there is no culture in that, I prefer this kind of products. Just to make an example think at the last Dan Brown book. Dante is quoted just a time, at the end of the book...and there's no serious reference to him! Other modern enigmatic books are written about the Commedia, on the Da Vinci style. But they are so boring.
The same happens with the movie. So if Tarantino quotes a Norse saga it's culture (I don't like his works because I see just the quotation and nothing more). If we try to do the same, just taking a name or whatever (a Roman-Greek myth, an historical facts, and so on, and just mixing or adding something else), we see our work as stupid, flavourless, mediocre... We feel the need to put a lot of stuff in our works, to explain them. It seems that we are unable to summarise or to be not precise.
But, honestly, I have to say that there's a justification: usually who has the ability, the knoledge, the time to write, in Italy and in Europe (not in all Europe, now I'll explain) are the academic while in the Anglo-Saxson countries are the professional novelist. What's more, in the North, people without job receive a subsidyvfrom the government, thing that doesn't happen in Italy where if you are without a job you are also without money, so they can spend their time (as J.K. Rowling did) in a coffee shop writing.
Tutto questo per dire che siamo provinciali.
Infatti, non siamo nemmeno in grado di usare personaggi con nomi italiani: da Patrick Wilding (Zagor) e Tex Willer (ok, sono in stile Western...più o meno, sono al di là dell'oceano) a Dylan Dog passando per Martin Mystère, Nathan Never (ok, in questo momento ho in testa la voce di Raj -The Big Bang Theory- che discute della forza dei nomi in cui nome e cognome iniziano con la stessa lettera), Walter Dorian (un nome usato da Diabolik. E ancora nessuno sa quale sia quello vero. Magari Eva Kant...).
Secondo voi, cosa fanno gli anglosassoni? Non si vergognano a usare i loro nomi, i loro fatti storici, la loro geografia. E questa è la loro forza che sta contaminando anche noi che ora conosciamo solo la loro cultura e della nostra chi se ne frega. Gli indiani fanno lo stesso, con il loro Ramayana, i giapponesi usano sempre i loro miti. Se fate attenzione c'è uno schema: la trama e un sacco di cose ad essa legate sono sempre le stesse!
All of this to say that we are provincial.
In fact, we are not able also to use characters with Italian name: from Patrick Wilding (Zagor) and Tex Willer (ok, they are “Spaghetti Western”...more or less...) to Dylan Dog, through Martin Mystère, Nathan Never (ok, in this moment I hear the voice of Raj -The Big Bang Theory- talking about the force of the names that both begin with the same letter), Walter Dorian (a name used by Diabolik. Nobody knows his real name...maybe only Eva Kant)...
In your opinion, what did Anglo-Saxons do about it? They never feel ashamed using their own names, historical fact, geography etc. The Indians do the same and they are proud of something like their Ramayana. Japanese always use their myth. If you pay attention, there's a scheme: the plot, and a lot of things linked to it, are always the same!
Noi, che abbiamo un patrimonio storico culturale che fa invidia a tutti, cosa facciamo? Ci pieghiamo alla colonizzazione culturale linguistica. Da questo punto di vista i nostri vicini-cugini nazionalisti francesi sono più seri di noi (ci vuol poco, a dir il vero). Alle orecchie straniere i loro nomi sono banali tanto quanto i nostri lo sono per noi mentre, viceversa, i nostri hanno quell'aura esotica che i loro hanno per noi. Impariamo a usarli senza vergognarcene.
Ecco, questa è, generalmente, una cosa che mi fa rabbia.
And what do we do? We bend to the cultural-linguistic colonization.
To foreign ear their own name are simple like ours are for us and, vice-versa, ours are exotic like theirs are for us. We have to learn to use them without shame.
This is a thing that made me crazy.
Ma dicevo di Orfani.
Per una volta il centro delle sciagure è l'Europa.
Ma i protagonisti sono spagnoli. Non italiani, perché guai! Non greci, che coi tempi che corrono l'unica idea che abbiamo di questa terra antica è la crisi economica; non i francesi, appunto i cugini, troppo vicini; non i tedeschi, ammirati e odiati e troppo biondi... gli spagnoli sono quelli, fisicamente più simili a noi e, anche culturalmente, hanno subito le nostre stesse dominazioni (sarebbe più corretto dire che gli spagnoli hanno regnato su mezza Italia nei tempi che furono).
Anche i nomi, a parte Pablo e Jose, sono sonoramente simili ai nostri (a parte Raul che cambia accento da una lingua all'altra ma che, appunto, risulta essere il nome di uno dei protagonisti: l'italiano). Ma anche qui, tanto per evitare la facile identificazione europea (perché non basta vergognarsi di essere italiani), i protagonisti hanno nomi tutt'altro che europei: Juno e Sam (le uniche ragazze. A parte la dottoressa Jsana Juric, che suona balcanica/est europea), Ringo, Jonas, Raul (l'italiano! comunque l'unico che possa realmente essere identificativo geografico, con un nome spagnolo-Italiano), Hector, Felix, Rey (abbiamo anche un colonnello Takeshi Nakamura: giapponese, non c'è nemmeno da pensarci!).
But I was talking about Orfani.
For once the center of the tragedy is the Europe. Not New York nor Tokyo. Specifically in Spain.
So, the main characters are Spanish (save for one who has a Spanish name...). Woe betide if they were Italians! They couldn't be Greeks because with the economical crisis our mind immediately run to this ancient land, nor French, the hated cousins, too near to us but not like us; nor the Germans, appreciated and hated because too rigid and precise (and too tall and blond). Spanish people are physically most similar to us and, also culturally talking, the ones who share more than other, our history (besides French): better, Spain ruled Italy for a long long time and made the South a jewel that was ruined by other dominations.
So, the names of the characters are musically similar to ours (except the typical Jose and Pablo. Raul is a name both Spanish and Italian that simply change stress from a language to another).
Even if the protagonist are Spanish (and we axcepted it) the names are everything but Spanish or south European. We are, once again, provincial. So we have Juno and Sam (the only to girls in the group. We have also the doctor Jsana Juric -it sounds like East European/Balkan name- but she's a grown-up woman), Ringo, Jonas, Raul (the Italian one! Still the only one with a name used only in Spain and Italy, I guess, so the only one geographically identifiable), Hector, Felix, Rey (and we have also Colonel Takeshi Nakamura: Japanese, we don't have to think!)
Un gruppo scelto di sopravvissuti viene addestrato e spedito in missione nello spazio profondo. E le tute che indossano (oltre ai colori in generale, l'atmosfera, le pose, alcuni oggetti, etc) ricordano tremendamente il videogioco Halo.
Da notare che ciascuno (dei sopravvissuti, che sono solo cinque) ha personalizzato la propria tuta.
Per quel che riguarda Ringo e Jonas, la divisa di uno è l'evoluzione di quella dell'altro. Jonas, il Boyscout, semplice e ubbidiente, è il prototipo del leader che non ha particolari peculiarità, tanto nel vestire quanto nei comportamenti. Quindi ecco che prende da Halo pari pari e fine della storia.
This are the survivals who are trained to be sent in the deep space for war.
The suits worn by the five who -in a way or in another- were chosen for this task force (and the colours in general, the atmosphere, the way they act, some objects, etc), remember me the famous videogame Halo.
Each of the five soldiers customise his/her suit.
Jonas and Ringo are the ones with the most plain armour.
Jonas, the boyscout, simple and obedient, is the prototype of the leader, who is a blank page, without specific peculiarities that can distract him from the goal, in his own nature as in his dresses.
So, here there's the 'basic' suit of Halo without any add.
Da sinistra a destra-From left to right: Raul, Juno, Jonas, Ringo, Sam |
The Ringo's suit seems to be just the first evolution of the Jonas' basic one, with just a red handkerchief on the mouth and a lot of guns everywhere is possible to tie them. In this case, the helmet is the customised element, with the add of a small capote (that commonly is red. Oh, yeah: he was a torero). And if you pay attention you can easily understand that it's a not-integral helmet and you ask yourself where is the life-support system.
But I can see something else, beyond the torero reference. I see the Clawdite bounty hunter from the planet Zolan, Zam Wesell from Star Wars. The veil, in that case, reminded me the one of the near East dancers.
Sempre in tema stellare e armature con poche aggiunte, Raul, con quel pastrano frangioso e pulcioso, mi ricorda Chewbacca: manca solo la cartucciera, visto che è armato di fucile.
Again,
in starry theme and basic suits modified, there's Raul. The helmet,
once more, is the same of Jonas and Ringo but he has that hairy mangy
flea-bitten coat in which I see Chewbacca. He also has a rifle so he
only need a cartridge belt put obliquely on the shoulder to be a perfect
copy.
Quindi, è il turno delle due ragazze, entrambe con un diverso atteggiamento nei confronti dell'armatura. Una la personalizza in ogni parte, l'altra, la più contorta delle due, la semplifica all'osso.
Juno, che vive per la vendetta e-se leggete con cura- segue la via del bushido, ha arricchito la propria corazza in stile nipponico, rendendola simile all'armatura dei samurai (si veda il discorso già affrontato in Lo chiamavano Nathan). L'elmetto, invece, a me ricorda Boba Fett. Ancora una volta, un cacciatore di taglie da Guerre Stellari. Dico che mi ricorda Boba -e non Jango- perché è vero che ha un elmetto vecchio ed ammaccato al posto di quello nuovo, grigio e blu di Jango ma la forma è la stessa e Boba è già un personaggio iconico nella mente di tutti. A essere onesti, Boba condivide con Juno anche la voglia di vendetta di vendicare suo padre dove lei vuole vendicare il fratello.
Then, the two girls, both with a different behaviour about the suit. One customised it in any part, the other one, the twisted one, simplified it to the bone.
Juno, who lives for vengeance and -if you read carefully- follow the bushido, enriches her suit in Japanese-style: now she wear something like a samurai armour (back once more on the article About Nathan). The helmet has also something of Boba Fett. Again, a bounty hunter from Star Wars. I said that it remind me Boba -and not Jango- because it's true that he has an old bruised helmet in stead of the new grey and blue of Jango but the shape is the same and Boba is already an iconic character in everyone's mind. To be honest, Boba also shares with Juno the vengeance will to revenge his dad where she want to avenge her brother.
L'ultima del gruppo, Sam (ok, è di San Francisco ed stava visitando Barcellona quando avvenne l'attacco), ha optato per lo stile più sobrio possibile: nessuna corazza sopra la tuta aderente (anche Raul ne indossa una), ma un mantello che le copre l'elmo dall'aspetto alieno (solo grandi occhi luminescenti e nulla più). Anche qui, io ci vedo un riferimento alla saga sopracitata, in particolar modo mi ricorda i Jawa.
The last one of the team, Sam (ok, she's from San Francisco and she was visiting Barcellona when happened the attack), choose a sober, skinny outfit without any armour. Also Raul uses the armour and covers it. The helmet is totally different from all the others: an alien face with only two big shiny eyes. Then she uses a cape and, in this way, she looks like a Jawas.
In realtà le citazioni non finiscono qui: ecco solo tre esempi lampanti.But the Star Wars references don't stop here: here there are just other three blatant examples.
A sinistra, il drone Sith usato da Darth Maul On the left a Sith drone used by Darth Maul |
Endor Trooper VS Orfani Trooper |
Dopo questo lungo excursus su Orfani e Guerre Stellari, spiego finalmente il collegamento Orfani-Glob Herman.
Le creature aliene, i 'cattivi' della situazione, in Orfani, sono una bella copia (non si vedono gli organi interni) dell'X-man. Ma le citazioni si trovano, qua e là, anche durante la narrazione
To close the article I have to come back to the beginning of the same: Glob Herman and the X-Men.
Now, look at the aliens of Orfani. What are they like to?
And... isn't it a quotation of the three blades-sisters of Wolverine and their most common use?
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