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domenica 14 settembre 2014

Non condividi? Non gusti! - Don't sharing? Not tasty!

Dopo il bidet -il top degli argomenti di discussioni e suggerimenti su come ovviare al problema della sua assenza- continuiamo a parlare di ciò che, quando andiamo all'estero (e poi ci troviamo tra noi, ci guardiamo negli occhi, perplessi) scatena infinite discussioni/suggerimenti/racconti di vario genere.
Parliamo della cucina. Sì, siamo delicatini. Ma, porca miseria, cucina=cibo=roba che ti finisce in pancia= roba che diventa parte di te. E non è solo il cibo in sé (e come e dove viene preparato) ma anche come viene servito che, spesso, ci intrattiene delle ore nello scambiarci esperienze.
Ovviamente si tratta di generalizzazioni e, come in tutti i casi, ci sono (parecchie) eccezioni. Ma sono cose che colpiscono l'immaginario collettivo di noi turisti/stranieri.
Following the post about the bidet -the top of the talking points and suggestions about how to solve the problem of its absence- let continue talking about what, when we are abroad (and, later we meet togheter, look in the eyes reciprocally, perplexed) triggers discussions/suggestions/tales of various genre.
I'm talking about the cooking. Yes, we are delicates. But, for God's sake, cooking=food=what comes to your belly=what becomes part of you. And it's not only the food itself (and how and where it is prepared) but is also how it's served that, often, entertain us for our, sharing experiences.
Of course this is a generalization and, as always, there are (a lot of) exceptions. But these are things that strike our collective imagination of tourists and strangers.



La prima cosa che rovina un pasto è l'abitudine a non mettere, quasi mai, la tovaglia e, peggio, i tovaglioli. Certo, se manca la tovaglia, a noi basta anche il tovagliolo di carta: ti serve per pulirti la bocca e anche le mani, a volte (quando ti cade addosso una goccia di vino o salsa, altrimenti alzi le chiappe e vai al primo lavandino). Di difficile reperimento pure nei bar.mmm Ancora una volta stiamo parlando di igiene... d'altronde le cose sono collegate...
L'unica tovaglia che ho visto all'estero è stato in un ristorante mentre a casa, in Italia, anche nei pub e nei bar, i piatti/toast/tramezzini/pizza sono serviti, alla peggio, con la tovaglietta americana di carta.
In questo modo puoi lasciare le posate in un posto pulito. I sottopiatti -nelle cene formali- possono servire a questo scopo e preservano anche la tovaglia.
E la tela cerata non è una tovaglia ed è tutto fuorché pulita: passare solo la spugna per togliere briciole e gocce non è come togliere la carta e buttare via tutto o ficcare la tovaglia nella lavatrice. Per niente.
The first thing that spoils the meal is the attitude to (almost always) not put any tablecloth and, worse, napkins. Of course, if there is no tablecloth, for us are enough at least the paper napkins: you need it to clean your mouth and your hand, too, sometimes (just if a drop of wine or sauce hits you, otherwise raise your ass and go to any washbasin). It's difficult to find them even in the bar...
Mmmm Once again I'm talking about hygine... you can see how the things are related...
The only tablecloth I saw abroad was in the restaurant while at home, in Italy, also in the pubs and in the bars, dishes/toasts/pizzas/sandwiches are served -at least- with a paper placemat.
In this way you can leave your cutlery in a clean place. The underplate -in the formal dinners- can serve to this purpose and to save the the tablecloth.
And the oilskin cover table is not a tablecloth and its everything but clean: pass just the sponge to remove crumbs and scraps and drops is not like to take away the paper and trash it or to put the tablecloth in the washing machine. At all.
 

Una cena normale per amici (dei miei) a casa mia. O per Natale. Comunque quando siamo più di sei e non è informale come una pizza.
A normal dinner for friends (of my parents) at my home. Or for Christmas. In any case, when we are more than six and it is not unformal as a pizza.
Sfortunatamente questa moda si sta diffondendo anche da noi, ma solo nei bistrot.Paragonata alla comune e tradizionale tovaglia sembra più graziosa ma, onestamente, è solo un trucco per risparmiare i soldi destinati alla lavanderia. Che comprende lavare, asciugare e stirare la biancheria, con relative spese.
E che dire dei tovaglioli? Si tollerano quando siete al bistro o, una tantum dagli amici per non sporcare un tovagliolo pulito per usarlo solo una volta. Ma c'è -in tessuto- anche in pizzeria.Unluckily this trend is coming to us, but only in the bistro.
Compared to the common and traditional tablecloth it seems glamorous but, honestly, it's only a trick to save money earmarks for the laundry. That comprehend to wash, to dry and to iron the linen, with related expense.
What about napkin? You can tolerate it when you are at the bistro or once with friends, to not spoil a clean napkin just for one meal. But there it is -in fabric- even in the pizza restaurant.

Tovaglia Runner. Meglio di nulla. Un richiamo allo stile giapponese.
Runner Tablecloth. Better than nothing. It is a reference to the Japanese style ;)
Beh... alla fine non posso lamentarmi troppo.Infatti -cosa orribile- ho dei parenti che usano sempre piatti di plastica. -_- E non cambiano questa pessima abitudine nemmeno quando hanno ospiti (come siamo io e la mia famiglia) che incontrano una volta l'anno. Poi però se la tirano servendoti aragosta e caviale (preferisco i più popolari astice e uova di lompo!). Non capisco proprio nulla, vero? XD che buzzurra!
In quei piatti, sai che buono... (ciao, zii!)
Well...at the end I could not complain too much.
In fact -horrible thing- I have some relatives that always use the plastic plate -_- And they don't change their terrible attitude neither for hosts (as my family and I are) that they meet once at year. But then they strut serving lobster and caviar
(I prefer much better the more popular crayfish and lumpfish's eggs). I don't understand anything, do I? XD What a boor I am...
In those plates, you knows how good they are... (hi, uncle and aunt!)

Party in piedi (parte di). Sempre i miei genitori. Sapete...loro sono adulti, professionisti... Io sono solo...ehm.. ero studentessa e ora disoccupata. Farei cose così, ma coi piatti di plastica. XD
Standing party (part of). Always my parents. You know...they are grown up people, professional. I'm just ...er... I was a student and now I'm unemployed. I'd like to do the same. But with the plastic plate XD
E' qualcosa che sopporti alla sagra paesana. E puoi capire alle feste (come quelle di compleanno. Ma penso che ci siano delle differenze pure nell'intendere questo). Già nelle mense è poco gradito.
Per di più, il piatto di plastica è inquinante. Ok, devi lavare il piatto di ceramica e usare il sapone e l'acqua per lavar via il sapone stesso (un'altra cosa terrificante è che, per il mondo esiste gente che lava i piatti ma non li risciacqua. Così, alla fine, lasciano il sapone nel piatto... e se lo mangiano/lo assorbono in un secondo momento...).
Con la lavastoviglie si usa solo una minima parte di acqua. E i piatti durano nel tempo -se nessuno li lancia contro il partner. La plastica stessa è inquinante come materiale, già nella fase di produzione e poi lo butti via. Puoi riciclarlo ma comunque si inquina anche in quel processo.
E se non ve ne frega un accidenti del Pianeta, pensate al sapore: mangiare in un piatto di ceramica è tutta un'altra cosa.
Something that I'm forced to bear only in a countryside festival. And you can comprehend its use at the parties (like -and only- the birthday party...but I think there are quite good differences also to think about it, too). And yet in canteen it is unpopular.
What's more, the plastic plate is polluting. Ok, you have to wash the ceramic plate and you use soap and water to wash the soap away (another terrifying thing is that, around the world exist people that wash the plate but don't rinse out. So, at the end, they leave soap on the plate...and they will eat/absorb it later...).
But with the dishwasher only a small part of water is used. And the plate still stand -if nobody throw them against the partner. The plastic is itself a polluting material, already in the production phase and then when you throw it away. You can recycle but you are polluting the air in the process once again.
If you don't care about the health of our Planet, think to the taste: eat in a ceramic plate is, definitely, a different thing.

Salviette ovunque e anche piccole tovalgiette.
Napkins everywhere. And also small tablecloth.
A proposito. Che dire delle tazze di carta alla Starbucks per caffé che potete vedere nei film? A parte il caffé stesso (acqua sporca). La tazza di carta -o, peggio, quella di polistirolo- vi farà bruciare la lingua. E' impossibile da bere. Ok, tiene il calore ma un termos sarebbe più pratico.
La ceramica, ancora una volta, è meglio. Vetro... di moda e accettabile (tutti hanno un nonno che lo beve nel bicchiere piccolo del vino del servizio quotidiano). Ma la plastica... bleah! Solo dalla macchinetta!
E a proposito di materiali, quelli tradizionali (per una buona ragione) sono il legno, il coccio e il metallo. In particolare, nei tempi antichi, tutto (anche i bicchieri) era in oro e argento perché sono antisettici. Da qui il valore dell'argenteria.
By the way. What about the paper cup -Starbucks' style- for coffee that you can see in any movie? Aside the coffee itself (dirty water). Paper cup -or, worse, the polystyrene cup- let you burn your tongue. It's impossible to drink it. Ok, it keeps the heat but a thermos would be more practical.
Ceramic, once again, is the best. Glass... trendy and acceptable (anybody of us has a grandparent that drinks it in the small everyday wine glass). But plastic... bleah! Only from the coffee machine!
About materials, traditional ones (for a good reason) are the wood, earthenware and metal. In particular, in the ancient time, everything (even the glasses) were in silver and gold because they are antiseptic. From there the value of the silverware.

Tovaglia da tutti i giorni, preparata per essere riempita coi piatti.
Everyday tablecloth, prepared to be filled with the dishes
Altre cose di cui ho notato la mancanza sono il pane e l'acqua in tavola.
Non chiedo il sale, pepe, olio e aceto. Ma... da bere! E' così strano per noi questa mancanza nei paesi del Nord.
E il pane. Giusto una fetta, magari a fine pasto per aiutarsi a caricare la forchetta o il cucchiaio... non per fare la scarpetta! Entrambe cose da NON fare, secondo l'etichetta.
Tutti noi la facciamo ma non è carino farlo al ristorante o con ospiti... ma tra amici puoi dire "scusate ma è troppo buono per lasciare lì...."
Other things whose I notice the lack are the bread and the water in the table.
I'm not asking even for salt, pepper, oil and vinegar. But... just to drink! It is so strange for us this lack in the North.
And the bread. Just a slice, bettere at the end of the meal to help yourself loading up the fork or the spoon... and not to mop up one's plate with bread! Both things not to do, about the etiquette.
We all do it but it is not nice to do at the restaurant or with hosts... but with friends you can just say “excuse me but it is so good that I cannot leave it...”

Quindi, in quasi tutte le famiglie e bistrot/ristoranti -e più andate a sud più è vero e ricco, con fiori al centro tavola...- quando mangi è, prima di tutto, un piacere per gli occhi. E' una coccola che ti fai (e che fai al tavolo, al cibo e....).
E non ho ancora parlato di cibo.
Un'altra cosa che per noi è strana (se non da cafoni) è il fatto di sedersi e mangiare. Chi se ne frega degli altri. Specialmente, nei paesi di lingua inglese, non c'è un modo appropriato per dire
ti auguro di mangiare qualcosa di buono e di essere soddisfatto. Puoi dire Enjoy, cioè Goditelo ma non è proprio come dire Buon appetito, Bon appétit, ¡Buen provecho!, Guten appetit, Poftă bună che ti da l'idea della festa... qualcosa di carino che vuoi condividere. Enjoy suona più come mangia perché potrebbe essere il tuo ultimo pasto. Non godimento ma sopravvivenza.
So, in almost all the family and bistro/restaurant -and more you go to the South more this is true and rich, even with flower in the middle- when you eat it is, first of all, a pleasure to your eyes. It's a cuddle that is used to you (and the table, and the food, and....).
And I haven't yet talk about food.
Another thing that, for us, is strange (if not really rude) is the fact that you just seat and eat. Who cares about the others. Especially, in the English language there is not a fair sentences to say “I hope you will eat something good and to be satisfied by it”. You can say Enjoy but it's not the same of Buon appetito, Bon appétit, ¡Buen provecho!, Guten appetit, Poftă bună that give you the idea of the party... something nice that you want to share. Enjoy sounds more like “eat it because it could be your last meal”. Not happynes but just survive.

Pausa pranzo al corso universitario di Design della Moda. Non importa il look -dovevamo usare colle, trapani e così via. o se sembri stanco morto -perchè lo sei- ma non sei mai solo per il tuo pasto.
E... per favore, quel cibo cinese che poi senti l'odore di fritto lontano un miglio, prego, fuori dall'aula.
Lunch time at the Fashion Design University. Don't care about your look -we had to use glue, drill,and so on- or if you look dead tired -'cause you're- but you're never alone for your meal.
And... please, that Chinese food that after you can smell it a mile far away...get out from the room.
Per le culture mediterranee, la pausa pranzo è questo: condivisione di cibo, condivisione di esperienze... usiamo il pasto anche per discutere di lavoro. E' un particolare momento di relax che ritagli in una giornata piena. Piuttosto che farlo male, lo salti.
Diversamente da quello che si vede nei film, è davvero raro per noi mangiare davanti al pc, in camera da letto, bere caffé in macchina. Il tipico poliziotto con ciambella e caffé... in Italia trovi polizia e-soprattutto- carabinieri in piedi al bar (penso raccolgano infromazioni così...) ed è normale.
Il cibo è cibo. Tutti vogliono spezzare dal lavoro per mangiare. Nessun dubbio. E se sei davvero impegnato e con una scandenza prossima, ti alzi dal tuo posto e ti sposti appena, nel corridoio, ma hai bisogno di cambiare posto.
O, alla peggio, pulisci un po' il tavolo e salvi lavoro e strumenti. Se mangi nella stessa stanza poi devi aprire le finestre e far cambiare l'aria. In inverno non è molto pratico.
For the Mediterranean cultures, the meal time is this: sharing food, sharing experiences... we use the meal also to discuss about work. It's a special relaxing moment that you save in your busy day. Instead of eating bad, we prefer to not eat and jump the meal.
Differently of what we are use to see in the movies, it's very rare for us to eat in front of the computer, in our room all alone, drink a coffee in the car. The typical policeman with donut and coffee... in Italy you find policeman and (especially) carabinieri standing at the coffee shop (I think this is the way in which they collect informations) and its normal. Food is food. Everybody want to break from work to eat. No doubt. And if you're really busy and with a close deathline, you raise from your place and move just in the corridor but you need to change place.
Or, at least, to clean up a little bit your desk and save your work and your tools. If you eat in the same room than you have to open the windows to let the air change and take away the bad smell. In winter is not really practical.

Foto scattata il mese scorso quando sono andata al Rossopomodoro di Londra con alcune amiche. Onestamente non amo fare foto al cibo. Preferisco mangiare e basta. Questo post è stato difficile per questo: durante il pasto mangio solo e quindi non ho foto di cibo nelle mie memorie esterne.
Picture taken last month, when I went to the pizza restaurant Rossopomodoro in London, with some friends. Honestly I don't like to take pictures of food. I prefer just eat. This post was difficult for this reason: during the meal I just think about eating and so I had no picture of food in my flash memories.
Sempre nel campo del momento di condivisione, noi usiamo parlarci. Molto. E' il momento delle confessioni, in cui si affrontano o si risolvono problemi anche personali. Argomenti diversi dal lavoro/studio e un pò più profondi delle chiacchiere da 5 minuti di pausa caffé. O che richiedono più concentrazione da parte dell'altro che altrimenti sarebbe distratto dal suo lavoro.
Probabilmente perché il cervello è felice per il cibo e lavora meglio, non lo so. Però puoi avere anche le peggiori discussioni della tua vita.

Tutto è accettato.
Quello che è davvero strano è che pensi sia un comportamento comune. Ma non lo è. Puoi stare allo stesso piccolo tavolo ma non parlarti affatto per tutto il tempo, tutti impegnati a guardarsi il proprio angolino di tavolo.  A Nord tu stai parlando, guardando una persona ma a un certo punto, se quella ha finito, si alza e se ne va senza una parola. E tu cominci a chiederti
“Ho detto qualcosa di sbagliato? L'ho annoiato? Ha capito che parlavo con lui?”
Questo è davvero molto comune. E per noi è così da maleducati... In tutti i paesi del Sud, anche se sei annoiato, devi aspettare cortesemente una pausa nel discorso, quindi, dire qualcosa tipo “Mi scuserai ma devo andare. Finiremo la prossima volta”. Non vero, magari. Ma cortese. E il Sud Europa non è propriamente la patria del politically correct. Ancora una volta, una cortesia che riserviamo agli altri.Always in the field of the sharing moment, we use to talk each other. A lot. It's the moment when you can confess, face, solve also personal problems. Different topics from the work/study you are doing and a little bit more complex than the 5-minutes-chat-for-the-coffee-break. Or that require more attention by the other speaker that, otherwise, would be distracted by his-her work.
Probably because your brain is happy for the food and works better, I don't know. But you can also have the most terrible discussions of your life.
Everything is acceptable.
What is really strange is the fact that you think it is a common behaviour. But it's not. You can be around the same small table but not talk each other for all the time, everybody looking in his-her own small square. In the North you are talking, looking to a person but at a certain point, if s-he has finished, s-he raise and go away without a word. And you start asking to your self “Have I said something wrong? Did I bored her-him? Did s-he understand I was talking to her-him?”. This is quite common. And for us is so rude! In any South country, even if you are bored, you have to wait politely a pause in the speech and than say something like “I hoper you will you excuse me but I have to go. We will finish next time” Not true, maybe. But polite. And is not the South Europe the land of the politically correct. Once again, a courtesy to the other people.

Cucinando per amici, alcuni anni fa. Ovviamente la foto me l'han fatta loro. No selfie XD
Coocking for friends, some years ago. Of course the pictures is by my friend. No selfie XD
Alla fine, ultimo ma non meno importante, l'invito. Quando invitiamo qualcuno a cena nel weekend o se è tardi e siamo vicino a casa mia ed entrambi dobbiamo ancora mangiare e vi invito (ok, nel primo caso sarebbe carino reciprocare ogni tanto, giusto per non sembrare che ve ne approfittiate ma... leggete il resto e capirete), questo non vuol dire che stiamo flirtando e non c'è nulla di cui aver paura. Significa semplicemente che gradiamo te e la tua compagnia e che vorremmo condividere qualcosa, anche un semplice e veloce piatto di spaghetti. Se non ci piacessi non ti inviteremmo. E non c'è niente di meglio -se sai cucinare- di servire ai tuoi amici qualcosa fatto da te. Per entrambi.At the end, last but not least, the invitation. When we invite someone at our home for a dinner in the weekend or if it's late and we are near to my appartment and we both have to eat and I invite you (ok, in the first example it would be nice if you reciprocate sometime just to not seems that you are exploiting the welcome but... ok, read till the end, you will understand), this doesn't mean that we are flirting with you and there is nothing to be afraid of. That simply mean that we like you and your company and we want to share something, even a quick and simple dish of spaghetti. If we don't like you, we wouldn't invite you. And there's nothing better -if you like coocking- to serve to your friends something made by your own. For both.
La cucina è sicuramente la parte più vissuta della casa. Di solito non usiamo nemmeno la nostra stanza per fare i compiti  ma passiamo il tempo tutti assieme in cucina.
The Kitchen is the most lived room in any house. Usually we don't use our room to have homework but we spend our time all togheter.
Cosa? Cibo? Devo parlare di cibo? Che devo dire? Se siete seduti a un tavolo carino, in buona compagnia, anche un tramezzino sembrerà gustoso!
Parlerò più avanti della combinazione di cibi e bevande un'altra volta. A presto!
What? Food? I have to talk about food? What I have to say? If you are seating in a nice table in good company, also a sandwich seems so tasty!
I will talk about the combination of food and drink another time. Stay tuned!



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