Now also in English

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domenica 31 agosto 2014

Senza parole perché Sdentato - Speechless because Toothless.

Ciao a tutti.
Scusate il post breve ma sono in Sardegna, ora (le cose attorno a me continuano a muoversi e rapidamente pure), e l'articolo ce pensavo di postare è sparito dal pc. Probabilmente l'ho cancellato involontariamente.
Ma, la settimana scorsa, prima di partire, sono riuscita a vedere Dragon Trainer 2. *--*
Hello everybody.

I'm sorry for this short post but I'm in Sardinia, now (things are still moving around me and quickly), and the article I thought to post was disappeared from my pc. Probably I erased it accidentally.
But, last week, before moving, I succeded watching How to train you dragon 2. *--*
All'inizio ero stregata dal personaggio del cavaliere dei draghi (Valka).
Quindi ho cominciato a pensare al suo nome. A dirla tutta, avevo capito Val quindi pensavo fosse l'abbreviazione di Valentina o qualcosa di simile. In realtà, si tratta di una derivazione del latino Valeria che significa "forte e sana". Ma nella mitologia romana si parla di una giovane donna salvata dagli dei dal suo sacrificio (per gli dei stessi). Oops: il plot sembra essere lo stesso. Anche nel caso di Valka, assassini e salvatori corrispondono. E si è salvata.
At the beginning, I was charmed by the character of the dragon knight (Valka).

Then I start thinking about the name. In the Italian version I only understand Val so I supposed it was a nickname for Valentine. For instance, the origin is from the Latin name Valeria that means “To be strong and healthy”. But a Roman myth talk about a young woman saved by God from her sacrifice. Look, the plot is the same. Also in the Valka's case, assassins and salvators are the same. And she was safe.
Ma continuo a credere che, in realtà, sia un'abbreviazione per Valchiria che, nel mito norreno, è una guerriera che cavalca ora un lupo ora un cavallo e che si inoltra nel campo di battaglia per salvare le anime di metà dei morti e portarle nel Valhalla.
Beh... Valka cavalca -meglio di Hiccup- un drago ancora più grande.
E anche la maschera che indossa sembra essere presa dalle maschere mortuarie africane o da quelle Voodoo.
E vive in una specie di paradiso.

But I still believe it is an abbreviation for Valkyrie that, in the North mythology, is a female warrior who ride now a horse now a wolf and that goes into the battlefield looking for half of the dead to bring them in the Valhalla.
Well... Valka rides better than Hiccup a bigger dragon.
Also the mask she wears seems to be taken from an African death or a Voodoo mask.
And she lives in a kind of paradise.
Riguardo le valchirie e il Valhalla ho realizzato che, tra i tanti nomi parlanti, c'era un'altra Valkiria nel film -e di personaggi femminili ce ne sono più di due-.
Il nome parlante è quel nome che ti dice già tutto di un personaggio. Pensate al gioco interno di L'importanza di chiamarsi Ernesto (una traduzione meno fedele ma più calzante sarebbe col nome Franco).
Ad esempio: Hiccup, il protagonista il cui nome significa letteralmente singhizzo, quando è sotto pressione diventa balbuziente. In originale dà l'idea di una sentenza dondolante. Se fosse stata una ragazza, si sarebbe potuto chiamare Barbara. Il nome Barbara ha due diversi significati, entrambi connessi agli agli stranieri. Viene dal greco bàrbaros che era usato per indicare persone balbuzienti. Gli stranieri (più tardi il termine barbarico fu usato per indicare le genti guerriere che venivano dal Nord-Est d'Europa) di solito non sono perfette -agli inizi- con la lingua ospite.
About Valkyries and Valhalla I realize that, among other talking names, there was another Valkyrie in the movie -female characters are more than two-.

I'm talking about talking names because I really don't know (and I didn't find it) how to translate this term but I mean those names that already explain everything about the character. (Just think about the inside game of The importance of being Earnest). For example: Hiccup, the main character, when is under pressure stutters. Hiccup give you the idea of a dancing sentence. If he was a girl, the name could have been Barbara. The name Barbara has two different meanings, both connected to foreign people. It comes from the Greek bàrbaros which was used to mean people who stutters. Foreign people (later the terms Barbaric was used to referred to the warrior people who came from the North-East of Europe) usually, at the beginning, are not so good with the host language.
Qualcosa che rinfaccio ai nativi parlanti inglesi che credono che tutto il mondo sia una loro colonia ma... hey, noi parliamo la nostra lingua esattamente come voi la vostra! Voi non dovete imparare altre lingue ma noi sì: almeno l'inglese ma sarebbe meglio sapere anche lo spagnolo, il tedesco, il francese....cinese, russo, arabo... E' bello perché il cinese mandarino è la lingua più parlata al mondo e anche un film Italiano l'ha preso come spunto per costruirci la trama. Parlo de L'arrivo di Wang (e finalmente un film in cui la trama non sia un banale alieno cattivo alla Indipendence Day o uno strappalacrime alla ET).
Something that I hold against the English speakers who believe that the entire world is their colony but... hey, we talk our language, exactly as you yours! You don't have to learn other languages but we have to: at least English but is better to learn also Spanish, German, French... Chinese, Russian and Arabic. It's funny because Mandarin Chinese is the most spoken language in the World and also an Italian movie took it as base to build its plot. I'm talking about L'arrivo di Wang (finally a movie with a plot that is not focuded -in such a boring and banal way- on a good alien like ET nor on a bad aliens like in Indipendence Day).

E negli USA è, paradossalmente, più importante sapere lo spagnolo dell'inglese. Beh... è divertente ricordare alla gente che non sono gli unici sul pianeta. Vi ho raccontato del mio giro a Como. Le signore spagnole e francesi che incontravo davano per scontato io parlassi entrambe le lingue -onestamente, la mia competenza è alquanto scarsa... comunque non sufficiente ad affrontare una discussione-: loro non parlavano neanche mezza parola di inglese (ma altre lingue che io non avevo nemmeno idea qualcuno studiasse. Quindi non erano certo persone pigre) e hanno preferito parlarmi in quello scarso italiano che conoscevano. Mi son sentita ignorante. Io sapevo solo italiano e inglese. Francese e spagnolo capisco bene ma parlare...panico!
PS: prima dell'inglese (e dello spagnolo!) la lingua franca era il francese (e la tarda CD che trovate sulle auto diplomatiche indica Corps Diplomatique, che in Italiano calza comunque col suo Corpo Diplomatico. Lo so solo perché anche noi ce l'avevamo sulle nostre auto, dieci anni fa, quando io e la mia famiglia vivevamo a Budapest) e prima ancora il latino. In alcuni campi del sapere la lingua da sapere era l'italiano (ebbene sì) e il tedesco e così via. Oh! Il francese è ancora la prima lingua internazionale (ancora una volta, pensate alle Olimpiadi di Londra: qual era la prima lingua usata?

Al riguardo vorrei fare un discorso sul doppiaggio ma è davvero troppo lungo. Solo una cosa, controcorrente. Può non essere perfetto (e tutti possono aprir bocca per una traduzione o adattamento sbagliati dall'inglese perché oggigiorno tutti lo sanno e possono controllare in rete, in streaming etc.... non del tutto vero ma facciamo finta che lo sia.) Io ringrazio che ci sia qualcuno che pensa per me il miglior adattamente di una frase idiomatica o un nome parlante come Silente.
E bisogna tenere conto anche del labiale.
E sono ancora più grata per tutti i doppiatori di film NON inglesi. Grazie a Dio il mondo e il cinema non è solo inglese/americano.
Anche in questo caso gli italiani sono così provinciali (e lo dico con disprezzo!)
I sottotitoli? Mi distraggono -e sono abituata-, spesso sono meno puntuali del parlato e talvolta impossibili da leggere perché troppo veloci. 

And in the USA is -paradoxically- more important to learn Spanish than English. Well... it's just funny to remember people that they are not the only one in the World. I told you about my trip to Como. The Spanish and French ladies I met supposed I spoke both languages -but, honestly, my knowledge is quite poor... in any case not sufficient to face a discussion-: they didn't speak English at all (but other languages that were far away from me. So they were not lazy persons) and they preferred better to talk in that small Italian they knew. I felt so guilty and ignorant because I just know Italian and English. I understand quite well Spanish and French but talking them... panic!
PS: before English (and Spanish!) the lingua franca was the French (and the label CD that you find on the diplomatic cars means Corps Diplomatique and not Diplomatic Corps, which fit also in the Italian language with its Corpo Diplomatico. I know it just because we had it too on our own cars, ten years ago, when my family and I lived in Budapest) and previously Latin. In some branch of the knowledge the languages to know were Italian and German and so on. Oh! French is still the first international language (once again, think about the London Olympic Games: which was the first language used?
About it I would like to do a long speech about dubbing track, but it's really too long. Just a thing, against the tide. It could be not perfect (and everybody could complain for a wrong translation/adaptation from English because nowadays everybody knows it and can check on the web, in streaming and so on... Not true at all but, ok, let imagine it's so.) I'm really thankfull if someone think for me about the best adaptation of an idiomatic sentence or to a talking name as Dumbledore.
And they have to count about the timing...
And I'm more more more thankfull for who dubbles movie that are NOT English. Thank God world and cinema are not made only by native English speakers. 

In this, once again, Italians are Provincials!
Subtitles? They distract me from the scene -and I'm use to read them-, often are less precise than the dubbling and sometimes impossible to read because too fast.

Torniamo a noi, che è meglio. 
Dunque, eccolo qui: un guerriero o un balbuziente.
Non è un caso che Santa Barbara protegga buona parte dei reparti militari.
E tornando alle nostre Valchirie, la seconda con un nome norreno è Astrid, la ragazza bionda del protagonista.
Il suo nome significa bella dea. Se stiamo alla versione tedesca, il significato cambia un pò e diventa amata dagli dei.
Preferisco la prima...anche perché...beh...áss è la parola per dio/dea. E collega anche agli Aesir di Asgard, la popolazione mitica che, a sua volta, ha dato il nome all'idea sbagliata (leggi: non scientifica ma stiracchiata) alla razza Ariana. Sì, proprio quella di Hitler.
Sapete? Il perfetto principe azzurro: alto biondo occhi azzurri...
Da non confondere con le popolazioni Indo-Ariane (dalle quali prende in modo libero): una tribù nomade la cui frammentazione ha portato a differenti lingue, le indoeuropee, che includono le lingue Romanze (francese, spagnolo, italiano), Germaniche (tedesco e inglese), Slave, Hindi (l'Hindi standard è un'altra cosa) e il Sanscrito.
Bene... in tutto questo, Astrid è bionda e alta e ha occhi azzurri... E' una vichinga, no?
Non è una spiegazione sufficiente perché anche Valka viene dallo stesso villaggio ma ha capelli neri, come Brunilde.

Io penso dipenda dal nome da dea Aesir.
Back to us that is better.
So, here it's: a warrior or a stutterer.
It's not a case Saint Barbara protects most of the military groups.
And back to our Valkyries, the second one with a Norse name is Astrid, the blond girlfriend of the protagonist.
Her name means beautifull goddess. If you look at the German version, the meaning changes a little bit and it becomes beloved from gods.
I prefer much more the first one even because... well... áss is the word for God/Goddess. And it links to the Aesir of Asgard, the mythical population that, in turn, gave the name to the wrong idea of the racial group of the Aryan race. Yes, the Hitler's one.
You know? The perfect prince Charming: tall, blond, blue eyes...
To not be confused with the Indo-Aryan people (from which it took in a free way) a nomad tribe whose fragmentation created several different languages, the indoeuropean ones, included the Romances (French, Spanish, Italian), the Germans (German, English), the Slavics, the Hindi (the standard Hindi is also different) and the Sanskrit.
Well... at the end... Astrid is blond and tall with blue eyes... She's a Viking woman, isn't she?
That's not a good explanation: also Valka is from the same village but she has black hair, like Brunhild.
I think it depends from her Aesir goddess' name.

martedì 26 agosto 2014

Inside Out

Stavo leggendo i miei fumetti quando ho cominciato a ragionare sul più iconico dei costumi supereroistici: le mutande sopra i pantaloni.
Ridicolo, non è vero?
Beh... non concordo. O meglio, non del tutto.
Tutti sanno che i costumi dei supereroi vengono dal mondo del circo e del wrestling
I was reading my comics when I started thinking about the most iconic suit of superheroes: underwear on the pants.
Ridiculous, isn't it?
Well... I do not agree. Better... I do not agree at all.
Anybody knows that the superheroes' suits came from circus and wrestling garment.
In tempi moderni i riferimenti sono -sempre- stati i vestiti comodi per la ginnastica, fatti in lycra.
Ma andiamo in ordine.
Perché non concordo? Perché siamo circondati da comportamenti ridicoli. O almeno tali potranno considerarli i nostri nipoti.
In modern times the references were the -always- comfortable dresses for fitness made in spandex.
But, let go in order.
Why I say I do not agree? Because we are surrounded by ridiculous behaviour. Or what our nephew could consider them.
Prima di tutto devo ricordarvi che nella storia della moda questo tipo di accostamenti, il bizzarro, non è inusuale.
I film sono lo specchio della realtà. Così, se in Saranno Famosi un ragazzo veste in questo modo, forse al tempo era qualcosa di comune durante gli allenamenti come si può vedere in tanti altri film.
Le eroine, nei primissimi tempi, vestivano solo del costume da bagno o una tuta integrale. Pensate a Wonder Woman e a Catwoman.
First of all I've to remind you that in the history of fashion this kind of matching, the bizarre, is not unusual.
Movies are mirror of reality. So, if in Fame a boy worn in this way, maybe at that time was something used during training as you can see from many other movies.
The heroines, in the earlier times, used to wear just a swim suit or an complete one. Just think to Wonder Woman or Catwoman.
Ma in davvero breve tempo, con la crescente importanza della donna nei fumetti -e nella vita reale- entrambe cominciarono a essere più alla moda e potenti. Erano gli anni 80. E le spallone ricordavano un'armatura.
Guidate da Jane Fonda e dai suoi corsi in VHS, le donne -e le eroine di riflesso- usavano il body sopra i leggings da ginnastica (o mutande e canottierine come in Flash Dance). Ancora una volta qualcosa di davvero pratico.
C'erano eroine, é meglio precisarlo, che seguivano questa nuova moda da tutto il mondo: dalle greco-nipponiche Tisifone e Castalia de I Cavalieri dello Zodiaco alle americane Scarlet Witch e Polaris.
But in really short time, with a growing importance of woman in comics -and in the real life too- both start to be more fashionable and powerful. They were the Eighties. And the shoulder pads had to resemble a modern armour.
Ruled by Jane Fonda and her VHS courses, the women -the heroines reflected it too- used to wear a leotard over leggings for fitness (or panties and a short tank top as in Flash Dance). Once again something really comfortable.
There were heroines, is better to precise it, that followed this new trend from all over the world: from the Greek-Japanese Ophiuchus no Shaina or Eagle noMarin from the Saint Seiya Saga to the American Scarlet Witch and Polaris.
A completare l'outfit, c'erano i leggigns e, sopra di questi, un paio di calze calde. A volte anche più di un paio. E le calze, normalmente, vanno indossate sotto i pantaloni. E dagli anni '80 questa moda è ritornata pochi anni fa.
Quindi ecco il punto. In moda, come in moltre altre discipline, è abbastanza normale invertire le regole.
E prima di cominciare a partlare di moda, voglio spiegarvi in quale modo diverse discipline hanno rotto le convenzioni, attraverso i secoli, e messo fuori ciò che era -fino a quel momento- interno.
To complete the outfit, there were the leggings and, over them, a pair of warm socks. Sometimes more than a pair. And socks, usually, are worn under the trousers. And from the '80s this trend came back once again few years ago.
So here it's the point. In fashion, as in many other disciplines, is quite normal to invert the rules.
Before I start talking about fashion, I just want to explain in which way several disciplines broke the rule, through the centuries, and put out what was inside -till that time-.
Pensate all'architettura e all'uso che ora facciamo di speciale mobilio da esterno. In tempi antichi c'era giusto un posto per sedersi e riposarsi. Poi vennero i tavolini e i caffè e così via.
Pensate alla nuova e moderna scienza della Psicologia che lavora su ciò che è nella nostra mente, intoccabile e invisibile, ma che può influenzare ogni aspetto della nostra vita. Per alcuni (Lombroso) anche l'aspetto fisico.
E dalla psicologia, pensate alla letteratura e al nuovo modo di raccontare storie. Non nella prima e asettica persona come potevano esserlo i diari o le lettere di Cesare. Il romanzo in prima persona che mostra i sentimenti di chi racconta la storia è una novità del Romanticismo. Nel 1800. Nel XX secolo il romanzo diventa più complesso, a volte paradossale e caotico.
E gli eroi dei fumetti, come li conosciamo oggi, sono nati nel 1933 con Superman. O Nembo Kid che dir si voglia (ma solo in italiano). Tutto è partito negli ultimi secoli.
Think about Architecture and the use that now we do of special furniture for the outdoor. In ancient times there was just a place to seat and rest. Then came the table and the coffee shops and so on.
Think about the young and modern science of Psychology that works with what is in our mind, untouchable and invisible but that can influence very aspect of our life. For somebody (Lombroso) also the physical aspect.
And from Psychology, think about literature and the new way to tell a story. Not in first and aseptic person as they could be the Caesar's diary or letters. The Novel in first person that show the feeling of who is telling the story is a news from Romantic movement. This in the 1800. In the XX century the novel became more complex, sometimes paradoxic and chaotic.
And the superheroes comics, as we know them today, were born in 1933 with Superman.
Everything starts in the last centuries.
A proposito di psicologia che rivela cosa avete in mente, anche attraverso il modo di vestirvi, questa è la nuova frontiera della cooperazione con la moda: il vestito sensibile che cambia colore in base all'umore di chi lo indossa, Bubelle, prodotto dalla Royal Philips Electronics, nei Paesi Bassi, nel progetto SKIN. Questo era solo il primo esempio ma in molti stanno lavorando nella stessa direzione.
About Psychology that reveals what you have in your mind, even through the way you dress, this's the new frontier of the cooperation with fashion: the sensitive dress that changes colour with the feelings of who wear it, Bubelle, made by Royal Philips Electronics, in the Netherlands, for the SKIN project. This was just the first sample but many other are working in the same direction.
Il punto è che ciò che è/era intimo viene/veniva portato all'esterno e viceversa.
Ora, permettetemi di illustrarvi alcuni esempi inside out della moda moderna. Alcuni sono divertenti, vestite/vestivate alcuni di loro e altri sono davvero inquietanti. Ma è sempre questione di punti di vista. E di epoca.
Così abbiamo un Jean-Paul Gaultier (sopra) con un normalissimo abito elegante. Ma che è stato decorato per ricordare il corpo umano che ricopre.
The point is that what is/was intimate comes/came to the outside and viceversa.
Now, let me show some of the modern fashion example of this inside out. Some are funny, you wear some of them or you used to and some are really creepy. But it's always matter of point of view. And time.
So we have Jean-Paul Gaultier (above) whit a normal fancy dress. But it is decorated to resemble the human body that it covers.
Se mostrare il corpo dentro il vestito coprendolo può apparire strano, siamo più avezzi -ne sono sicura- a decorazioni, tatuaggi, accessori e via dicendo, che rivelano il corpo sotto il corpo: lo scheletro. In questo caso, nella collezione primavera/estate del 2010 di Katie Eary, sono mostrate anche vene e organi (sopra).
If showing the body inside the dress covering it could appear strange, we're more used -I'm sure- to decoration, tattoo, accessories and so on that reveal the body under the body: the skeleton. In this case, in Katie Eary's Spring/Summer 2010 Collection, also the veins and the organs are shown. (above)
Abbastanza inquietante? Beh, questo è solo un costume, per il film The Cell, con J.Lo. La coloratissima costumista, Eiko Ishioka, amica di Alexander McQueen (un altro abbastanza inquietante...a volte), riciclò l'idea della sua stessa armatura di Dracula.
Is it creepy enough? Well, this is just a costume for the movie The Cell, with J.Lo. The colourful costume designer, Eiko Ishioka, close friend of Alexander McQueen (another one that was quite creepy...sometimes), recycled the idea of her own armour-suit of Dracula.
Ok, basta parlare di vestiti che sembrano usciti dalla tomba.
Andiamo a una moda più sobria.
Hussein Chalayam e la sua collezione primavera/estate del 2003, Manifest Destiny. Ne vidi qualche pezzo a Parigi, qualche anno fa. E fu una strana esperienza perché potevi percepire la progressione dal semplice e normale vestito incasinato a uno che era il simbolo del passaggio -scavato livello dopo livello- dalla pelle agli organi interni.
Ok. Stop talking about dresses that seem taken from the graves.
Let's go to a more plain fashion.
Hussein Chalayan and his Spring/Summer 2003 collection Manifest Destiny. I saw some pieces in Paris, a couple of years ago. And it was a strange experience because you could see the progression from a plain and normal confused dress to one that was the symbol of the transition -dug layer by layer- from the skin to the organs inside.
L'idea è ancora una volta inquietante. Afferrato.
Bene.
Tanto per mostrarvi quanto sia comune l'inside out, lasciate che vi proponga una lista di esempi.
Adam Adrascik lo suggerisce attraverso le stampe. Onestamente, l'idea non è nuova. Schiaparelli l'aveva già pensato (a destra).
The concept is still too creepy. Understood.
Well.
Just to show you how it is common the inside out, let me just list some examples.
Adam Andrascik suggest it through the prints. Honestly, the idea is not a new one. Already Schiaparelli thought it (on the right).
Tralasciando il discorso del corpo e parlando puramente degli oggetti, c'è la tecnica: Jean-Paul Gaultier, per la sua giacca, scelse di rivolta. Maison Martin Margiela fece lo stesso per il suo maglione che mostrava le linee e i margini di cucitura e le pince.
Mia nonna potrebbe fermarmi e ordinarmi di rivoltarli se dovessi mai indossare qualcosa di simile. Più o meno la stessa reazione quando indossate jeans lacerati, pantaloni alla pescatora o quelli oversize da rapper: sei troppo povera per riparare/allungare/stringere i tuoi vestiti???
Avoiding the body and talking purely about the items, there is the technique: Jean-Paul Gaultier, for this jacket, choose to reverse it. Maison Martin Margiela did the same for its sweater that shows the cutting line, the margins and the pinces.
My grandmother could stop me and order me to reverse them if I have to wear something like that. More or less the same reaction when you wear ruined jeans, cropped trousers or the oversize pants of rapper: are you too poor to repair/extend/thigh your dresses???
 
Ma il modo di usare i livelli in modo totalmente libero è, certamente, il più comune. 
Il bustino, elemento della biancheria, usato come top o sottogiacca. Madonna docet.
But the way we use the layers in a totally free way is, for sure, the most common.
The bustier, a piece of underwear, used as top or underjacket. Madonna docet.
Pensate alle T-shirt indossate su maglie a maniche lunghe. Trompe d'oeil o meno.
O la sottoveste o la canotta sopra la t-shirt. E la sottoveste stessa usata come abito. Qualcosa tipico degli anni '90.
Let's think T-shirt worn on a long sleeve shirt. Trompe d'oeil or not.
Or the slip or a tank top on a t-shirt. And the slip used as dress it self. Something typical from the '90s.
Un'altra cosa, strettamente anni '90, era la moda di indossare i ciclisti sotto la gonna o il vestito.
Ricordo che a quel tempo mi muovevo da Verona verso un paesino di aperta campagna (anche se gli abitanti sono convinti di stare in una megalopoli) e mi vestivo così. Per me era trendy. E venivo dalla città! E prima ancora venivo da città estere. Ma, come ho già detto altrove, gli italiani sono abbastanza provinciali. A confermarlo, anni dopo, dopo il periodo dark di un'adolescenza ribelle giunta in ritardo, ho avuto un sacco di problemi quando tornai al colore perché il mio gusto al riguardo viene dall'India, dove ho vissuto per diversi anni, e dal Giappone, paese che amo incondizionatamente.
Another thing, strictly '90s, was the trend to wear a cycling shorts under the skirt or the dress.
I remember that in that time I moved from Verona to a really countryside village (even if the residents still believe to live in a megalopoli) and I used to wear in this way, that for me was trendy. And I came from a city! And previously I came from abroad. But, as I already said in another post, Italians are quite provincial. To confirm it, years later, after the dark period of a late rebel adolescence, I had a lot of problem when I came back to colours because of my taste for them that came from India, where I lived for several years, and from Japan, country that I really love.
Ma torniamo a quel tempo: avevo appena 18 anni e i miei compagni, i miei compaesani, erano davvero offensivi nei miei riguardi: nella loro testa LORO, nel loro piccolo paesino (credetemi, avevamo le galline che razzolavano nel cortile), avevano la VERA moda...
Era lo stesso periodo in cui volevo indossare gli stivali sui jeans. Ma la moda proponeva solo jeans a zampa d'elefante: abbastanza impossibile realizzare questa idea (ora è normale, all'epoca eri solo uno svitato).
Così decisi di rinunciare alle mie braghette solo per non sentirmi troppo colpevole anche se ero orgogliosa delle mie idee e del mio passato... Ma spostandomi rapidamente da una città all'altra avevo bisogno di essere accettata immediatamente dai miei compagni. Un anno dopo facevo di nuovo ciò che volevo e chi se ne frega degli altri. Dovevo stare bene io con me stessa. Peccato che quello sia stato un anno disastroso sotto diversi punti di vista, anche scolastico e anche per questo motivo.
Fu la prima e l'ultima volta che feci qualcosa per compiacere qualcuno diverso da me. Io sono così, prendere o lasciare.
Back in time: I was 18 years old and my mates, my compatriots, were so offensive to me: in their opinion THEY, in this small town (trust me, we had chickens in the courtyard), have the TRUE fashion...
It was the same time I wanted to wear boots on the jeans. But the trend proposed only flared jeans...quite impossible to realise that idea (now it is quite normal, at that time you were a freak).
So I choose to renounce to my shorts just to not feel too guilty even if I where so proud of my idea and my past... But, moving so fast from town to town, I needed to be immediately accepted by my mates. An year later I was back doing what I wanted and who cares about the other: I have to be comfortable with my self. It was a pity that it was a terrible year from several points of view, also scholastic and even for this reason.It was the first and last time I did something to please somebody else than me. I am in this way, take it or leave it.
Per la cronaca: anche Supergirl seguiva quella moda.... Qualcosa a cui fanno molta attenzione i fumettisti è proprio rispecchiare lo stile vestimentario per rendere le loro opere credibili e adatte al contesto geo-storico dove sono ambientate.
For the record: also Supergirl followed the trend... Cartoonists pay a big attention to dresses just to reflect the reality and make their works believable and suitable for the time and space where they are set.
Anche designers come Karl Lagerfeld lo ripropongono ancora una volta.
And Designers as Karl Lagerfeld proposed it once again.
E anche gli uomini possono indossare una gonna con un paio di pantaloni, secondo le regole della moda gotica giapponese. Chi ha letto Nana può confermare che sia Nobu che Shin indossano la gonna. By Vivienne Westwood, la regina del punk, o Alexander McQueen (qui sotto), ovviamente.
Also men could wear a skirt with a pair of trousers as the Japanese Gothic Fashion rules. And who red Nana could confirm that both Nobu and Shin wear a skirt. By Vivienne Westwood, the queen of Punk, or Alexander Mc Queen (here under), of course.
Ma non siate così scandalizzati: la storia e le diverse culture sono piene di uomini in gonna: antico Egitto, antica Roma, il kilt scozzese e il veshti del Tamil Nadu e i costumi dell'Africa. In Indonesia la gonna è indossata dagli uomini con giacche occidentali.
But don't be so scandalised: history and culture are full of men who wear skirt: Ancient Egypt, Ancient Rome, Scotland Kilt and Veshti in Tamil Nadu and costumes of all Africa. In Indonesia the skirt is worn by men with westerner jacket.
Se osservate i camerieri, non indossano un grembiule (molto simile a una gonna, il più delle volte) su pantaloni? Non sono sexy?
Comunque, gonna e pantaloni sono accettati. Ma, ancora, due pantaloni non lo sono.
Il trend che Richard Chai ha provato a lanciare non è mai decollato.
If you look at the waiters, aren't they wearing an apron (quite similar to a skirt, most of the times) on trousers? Aren't they sexy?
Anyway, skirt and trousers are accepted. But, still, two trousers are not.
The trend that Richard Chai tried to raise, never landed.
Ok, vestiti. Giochiamo con loro. Ma gli accessori, quelli hanno il loro posto!”
Questo è quello che potreste ribattere.
E sarebbe sbagliato!
E' abbastanza normale vedere donne indossare stivali sui pantaloni, giusto? Per quel che riguarda gli uomini ho già spiegato perché non li indossano. 
E' un retaggio equestre. Ok, avete ragione.
Ma che mi dite delle calze sopra le scarpe di Christian Dior, in questa nuova versione delle ghette?
Ok, dresses. We play with them. But accessories have their own place!”
This is what you can argue.
And you will be wrong!
Is quite normal to see women wearing boots over the trousers, isn't it? About men, I've already talked why they don't wear boots. 
It is an equestrian heritage. Ok, you are right.
But what about the Christian Dior socks over the shoes, like a new version of gaiters?
O dei più popolari Tabi (le calze giapponesi per infradito) che diventano scarpe?
O il reggicalze che, con le autoreggenti, diventano dei nuovi stivali cuissard?
O i guanti (ancora una volta da Schiaparelli) con lo smalto sulla punta delle dita? Si presume che il guanto copra la mano e le unghie.
Or the most famous Tabi (Japanese socks for Flip-flop) became shoes?
Or the garter belt as Cuissard boots?
Or the gloves -once again from Schiaparelli- with the nail polish that they have to cover?
Come avete visto non c'è limite al ridicolo.
Né all'uso del pizzo. Chi si sarebbe immaginato che un tessuto tanto delicato e sensuale, tipico della biancheria e di certi abiti preziosi, sarebbe stato usato per un cappotto?
As you have seen there is no limit to ridiculous.
Nor to the use of the lace. Who could imagine that this kind of fabric, so fragile and sensual, typical of the underwear and of some precious dresses, it would be used for a coat?
Quindi, vestitevi come preferite. Alcuni potranno venire e ridere di voi come fecero con me. Ma state sicuri che potrete trovare un richiamo che giustifichi tutto davanti a gente ignorante e intollerante.
Per la cronaca, l'ultima frontiera della moda è di indossare un'armatura filiforme sui vestiti (e non sotto, come le vecchie crinoline). 
E l'ultimo trend circa la tamarraggine automobilistica è coprire la carrozzeria di velluto...
Ancora una volta, ecco il processo dell'inside out. Qual è il prossimo?
Then, dress as you prefer. Somebody could came and laugh at you as they did to me. But you will be sure that you could find a reference to justify yourself in front of ignorant and intolerant people.
For the record, the ultimate frontier of fashion is to wear a threadlike armour on your dresses (and not under, as the crinolines of the old fashion).
And the ultimate trend about car pimping is to cover it with velvet... 

One more time here it is the inside out process. What's the next one?


domenica 24 agosto 2014

Sacro e Profano - Sacred and Profane

Ciao a tutti.
Scusate l'ennesimo ritardo ma stavo viaggiando per il Nord d'Italia e ieri sera l'agriturismo dov'ero ospitata ha avuto seri problemi con la connessione Internet a causa del violento temporale. Quest'anno è stato davvero un'estate piovosa e quasi non abbiamo visto il sole. Eccetto per questi giorni che ho trascorso lontano da casa.
Quindi, scusate ancora ma non sapevo che mi sarei mossa per questa ulteriore vacanza fino al giorno prima. Altrimenti vi avrei avvisato nel post precedente.
Hi, everybody.
I'm sorry for the nth delay but I was travelling around the North of Italy and yesterday evening the agritourism where I was hosted had some serious trouble with the Internet connection because of the storm. This year we had a really rainy summer and we have almost never seen the sun. Except for these days I spent far away from home.
So, sorry again but I didn't know I would have moved to this new vacancy till the day before. Otherwise I would have advised you last week.
Ero nell'area dei Laghi di Como e Maggiore.
Ho visitato praticamente tutto quello che si poteva vedere.
Prima sono stata a Bellagio (incastonata tra i due rami del Lago di Como), quindi, con il traghetto, ho spostato la macchina a est, a Varenna (e ho visto Villa Monastero con i suoi strabilianti due chilometri di giardino sul Lago... non so perché ma mi ha ricordato la principessa Sissi nelle sue tarde vacanze. Da vedere), quindi sono scesa a Lecco, città che tutti collegano a uno dei padri della letteratura italiana: Alessandro Manzoni e i suoi Promessi Sposi (i personaggi principali venivano da lì). Onestamente, è una città normalissima, niente di speciale. La cosa mi ha un pò delusa. XD
Il secondo giorno sono andata al Lago Maggiore per vedere l'Isola Bella e l'isola dei Pescatori (già che c'ero). Ho saltato l'Isola Madre perché era qualcosa in più e comunque troppo caro. Beh...posso spendere un paio di parole al riguardo, ora.
I was in the area of the Lake of Como and Lake Maggiore.
I visit practically everything there was to be seen.
Firstly I went to Bellagio (sheltered behind the two branches of the Lake of Como), then, with the ferry boat, I move the car to East, to Varenna (and saw the Villa Monastero with its amazing 2 kilometres garden on the Lake...in a certain way in my mind I though to the princess Sissi and her latest vacation. To be seen), then down to Lecco, an Italian city that everybody connect to one of the fathers of the Italian Literature: Alessandro Manzoni and his The Betrothed (the main characters were from there). Honestly, it is just a normal city, nothing special. I was quite upset and disappointed. XD
Secondly, I went to the Lake Maggiore and visit the Beauty Island and the Fisherman Island (I was there...). I jump the Mother Island because was something more and too expensive.
Well... I can spend a couple of world about them right here, now.
L'I.d.P è un'isola pittoresca, metà Venezia (molto molto meglio di Venezia...ho studiato... 7 anni? a Venezia... forse è per questo che ho cominciato a odiarla), metà borgo medievale. Negozietti e ristoranti. E qualche casa privata. Nulla più. L'I.B... beh... a parte le sedie inchellofanate solo per scoraggiare i turisti dal sedercisi (c'erano altri mille modi più intelligenti: sembrava fossero pronti al trasloco) e il fatto che -per me- quando hai visto un castello come quello poi son tutti uguali. Ovvio che non è così, ma sapete... sono satura di quel tipo d'arte (basta fare qualche nome: Palazzina di Caccia a Stupinigi o il castello di Trieste). Ma ragazzi... il giardino. WOW. Ero senza parole. E non è facile sorprendermi dopo tutto quello che ho visto in vita mia. Beh... prima di tutto... i pavoni bianchi coi loro pulcini.
The F.I. is a beautiful picturesque island, half Venice (much much better than Venice...I studied... 7 years? in Venice... maybe this is the reason why I start hating it), half mediaeval village. Shops and restaurants. And some private house. Nothing more.
The BI.... well... Aside the chairs wrapped with the cellophane just to discourage visitors to seat down (there are several other way more brilliant: it seems that they have to move everything in another place) and the fact that -for me- when you have seen one castle like that, they are almost similar one to the other. Of course it's not. But you know... I'm saturated about this kind of art (just to name a pair: the Palazzina di Caccia a Stupinigi or the Castle in Trieste).
But... guys! The Garden. WOW. I was speechless. And it's not easy to surprise me, after all I've seen in my life.
Well. First of all... white peacock with chicks.

Ohi, muy bonito! gridacchiavano le spagnole della comitiva che mi circondava. Vero.
Bonito rende al meglio l'idea di kawaii-titudine di questi piccoli fiocchi di neve. Carinissimi e pucciosissimi.
Ma lasciando stare i pavoni, le statue, il modo in cui il Giardino era costruito nel tipico stile Italiano, tutte le diverse specie di vegetazione, i colori, i profumi... ok, ha un microclima tutto suo ma... davvero... ero incantata.
Ohi, muy bonito! screamed the Spanish ladies that surrounded me. True. Bonito give you the right idea of kawaii-ness of these small white snowflakes. Lovely and tender.
But, leaving the peacock a part, the statues, the way to build the Garden in the typical Italian Style, all the different species of the vegetation, the colours, the perfumes... ok, it has its own micro-clime but... really... I was charmed.
Precisiamo la differenza per chi non lo sa.
Il giardino all'italiana è quello stilisticamente basato su simmetrie e geometrie, sculture vegetali e fontane. Totalmente artificiale, anche visivamente.
Il giardino all'inglese è quello -totalmente costruito, anche se non sembra- che simula un paesaggio naturale, con rovine e cascatelle qui e là.
Quello alla francese è qualcosa a metà. Una sorta di costruzione naturale... onestamente, non ve la so spiegare con poche parole. Pensate a Versailles. Anche se totalmente studiato, qui e là può apparire come selvaggia.
I have to specify the differences for those who don't know them.
The Italian Garden is the one stylistically based on symmetry and geometry, greeny sculptures and fountains. Totally hand-made, also from the visual point of view.
The English Garden is the one -totally build up even if it doesn't seem- that simulate a natural landscape with some ruin and small waterfalls here and there.
The French one is something in between. Is a sort of natural construction... honestly, I don't know how to explain it with few words. Just think to Versailles. Is totally studied but, here and there, it could appear as wild.
Dopo questo bagno nella bellezza, mi sono spostata a Varese. Meno famosa di altre città letterarie, mi ha sorpresa. Nulla di straordinario (a parte i Giardini Estensi da cui viene il soprannome di Città Giardino) ma davvero carina.
After this bath in Beauty, I moved to Varese. Less famous than the other literary city, it surprise me. Nothing extraordinary (except for the Gardens of the House of Este from which came its nickname of the Garden City) but really nice.
Quindi, ieri, sono andata a Como. Nella prima mattinata diluviava ed ero tentata di restarmene a letto. Ma ho pensato che era il mio ultimo giorno, che ero stata fortunata fino a quel momento e che quello che volevo vedere era accessibile anche con l'ombrello (avevo ben pianificato).
Così mi sono mossa verso Como, città che si dice sia terra di Plinio (Gaio Plinio Secondo detto il vecchio e Gaio Plinio Celio Secondo detto il giovane... è una leggenda ma appaiono anche nella facciata del Duomo). Davvero. Una bella cità in riva al Lago. Grande ma non enorme.
L'unica cosa strana era lo stridio di alcuni uccelli dalle parti del campanile. Non li ho riconosciuti ma erano qualcsa di strano e, per qualche ragione, inquietante.
Then, yesterday, I went to Como. In the early morning it was raining and I was tempted to stay in bed. But then I though it was my last day, I was lucky till that moment and that what I wanted to visit was accessible also with the umbrella (I planned in the right way).
So I moved to Como, the city that is told to be the land of Plinio (Gaius Plinius Secundus named Pliny the elder and Gaius Plinius Caecilius Secundus named Pliny the younger...it is a legend but they appear also in the front of the Cathedral). Really. A nice city on the Lake. Big but not huge.
The only strange thing were some birds screaming from the bell tower. I didn't recognize them but it was a strange and, for some reason, creepy sound.
Ha smesso di piovere e ho provato ad affrontare l'ultima parte del mio viaggio. Menaggio (ultima città del triangolo con Bellagio e Varenna) e, specialmente, Ossiccio-Lenno e la sua Villa Balbaniello.
L'avete già vista in Guerre Stellari.
Ed è più bella (e più piccola) di quanto possiate immaginare. Così carina che tutto il resto scompare.
Rain stopped to fall and I tried to face the last part of my planned trip. Menaggio (the last town of a triangle with Bellagio and Varenna) and, specially, Ossiccio-Lenno and its Villa Balbaniello.
You already saw it in Star Wars.
And it's more more more beautiful (and also smaller) than what you can imagine. So nice that all the rest of the trip disappears. 

In serata sono andata a vedermi anche Monza. E in Italia, quando parli di Monza, ci sono solo due cose che possono venirti in mente -dipende da quanto sportivo o letterato sei- : il circuito di Formula 1 e la Monaca. Un altro dei personaggi Manzoniani.
Manzoni, nipote di quel Cesare Beccaria che scrisse Dei Delitti e delle Pene (e in cui abbiamo le basi del diverso approccio verso tortura e incarcerazione rispetto al mondo civile che ancora ne fa uso insieme alla pratica barbara della pena capitale). A scuola lo studiamo così tanto, lui e il suo romanzo, che come studenti finiamo per odiarlo. Ma odiamo anche Dante, sfortunatamente. Salvo poi riscoprirlo con Benigni. Non so se è nostra prerogativa ma dubito che gli inglesi odino così tanto Chaucer o Keats o Wilde o Milton.
Ancora una volta, loro sono orgogliosi delle loro intellighenzie che li citano appena possono. Noi rifiutiamo i nostri e citiamo le loro. Come siamo provinciali!
In the evening I also visit Monza. And, in Italy, when you talk about Monza there are only two things that can come to your mind -it depend how sportive or literary are you-: Formula 1 circuit and for the nun. Another of the Characters of the Alessandro Manzoni.
Manzoni, grandchild of Cesare Beccaria, who wrote On Crimes and Punishment (and in which we have the basis of the different attitude about torture and incarceration compared to the civil world that still use it with the primitive habit of the capital punishment). At school we study so much Manzoni and his novel that, as student, everybody start hating him. But we also hate Dante, unluckily. To rediscover it later, in the adulthood, with Benigni. I don't know if it is only an our prerogative but I doubt that the English speakers hate so much Chaucer or Keats or Wilde or Milton.
Once again, they are so proud of their own intelligentsias that quote them any time is possible. We refuse our to quote their: we are so provincial!
Durante il viaggio di andata mi sono fermata a Valeggio sul Mincio per visitare Parco Sigurtà.
Oh Mio Dio...! C'è praticamente ogni tipo d'albero-fiore che possiate cercare. E daini!
In un certo modo, una specie di Hollywood.
Lo sapete perché i primi film furono girati proprio lì e perché, per questo motivo divenne la terra del Cinema e delle Produzioni?
Beh, la ragione fu il fatto che era una location facile ed economica per ogni tipo di pellicola. C'è il mare, la montagna, il deserto... tutto ciò che desideravate c'era.
Qui è più o meno lo stesso. C'è anche un labirinto. (Io ne ho uno vicino a casa ma li odio -a causa di Shining- e li amo -a causa di Labyrinth, il film con David Bowie. Parlerò anche di questo, un giorno).
Oh, giusto. Poi mi sono fermata a Borghetto giusto per vedere il ponte visconteo che era stato costruito per essere anche una diga -e tagliare l'acqua ai nemici a valle. Non ho mai visto un ponte così largo anche se la struttura è la stessa del ponte scaligero di Verona.
During the trip to reach the agritourism I stopped in Valeggio sul Mincio to visit the Sigurtà Park.
Oh my ...! There's practically any kind of trees-flowers you can look for. And deer.
In a way, a sort of Hollywood.
You know why the first movies were taken in that place and why, for this reason, it became the land of the moviemakers, don't you?
Well, the reason was the fact that was a cheap-easy location to any kind of movie. There's the seaside, the mountains, the desert...whatever you would wanted, there was.
Here it's more or less the same. And you have also a Labyrinth. (I have one near to my home but I hate -because of Shining- and love them -because of Labyrinth with David Bowie. I will talk about it, a day...).
Oh, right. Then I stopped to Borghetto, just to see the bridge of the Visconti that was built as a dam to cut the water to their enemy in the valley. I never saw a bridge so large, even if the structure is the same of the nearest Scaliger Bridge in Verona.
Ora, tutto quello che ho ricavato da questa ultima parte di vacanza è stato uno strano ragionamento.
Noi non vogliamo vedere cose solo perchè sono belle. Noi cerchiamo sempre una storia. In quello che vediamo come in quello che indossiamo (ne riparlerò in un futuro vicino).
Ok, sono già con la testa al Lucca Comics (il più importante evento Italiano riguardo il fumetto. Più o meno come il Comicon di San Diego negli USA. Anche se, nel mondo, siamo solo terzi dopo il Comiket di Tokyo e il Festival international de la bande dessinée d'Angoulême in Francia) e parlerò più avanti della connessione vestiti e gossip-romanzi-storie
Non intendo dire che non sono concentrata e, anche, che le due cose non siano collegate. Stiamo parlando i luoghi. Pensate a questo. Vogliamo visitare solo posti nei cui riguardi abbiamo qualche aspettativa. Perché ci abita gente famosa (anche se si tratta delle bidonville, chissene frega, fintanto che ci sta il VIP) o perché una storia famosa si è svolta lì. Siamo suggestionati dallo charm della città. Questa è la ragione per cui alcune bellissime città, in tutto il mondo, sono sconosciute e altre, oggettivamente brutte, sono davvero famose. Sono set di film o hanno ospitato illustri scienziati, scrittori e così via.
E la cosa funziona anche se sapete del trucco.
E se c'è l'idea ma non l'oggetto, dovete crearlo.
Così è successo a Londra per il Binario 9 e ¾ di Harry Potter.
O a Lecco, dove due diversi quartieri si litigano il titolo di terra dei Promessi Sposi.
O a Verona, dove il famoso balcone di Giulietta è stato creato appositamente.
O, peggio, ricrearsi in ogni città il ponte coi lucchetti di Moccia.
Now, all I gain from this last part of vacancy was a strange reasoning.
We don't want to see things just because they are nice. We are always looking for a story. In what we visit and in what we buy as dress (I will talk about it, too, in a nearest future).
Ok, with my head I'm already at the Lucca Comics (the most important event in Italy about comics. More or less like the San Diego Comicon in the USA. Even if, in the world, we are only the third ones after the Comiket of Tokyo and the Festival international de la bande dessinée d'Angoulême in France) and I will talk later about the connection of dresses and gossip-novel-story.
It doesn't mean that I'm not focused and, also, that the two things are not related one another.
I'm talking about places. Think about it. We want to visit only place about which we have some expectation. Because famous people lives there (even if it is a shantytown) or because a famous story happened in it. We are suggested by the charm of the city. That's the reason why some beautiful city, all around the world are unknown and some -objectively- ugly ones are really famous. They are set for movies or they hosted famous scientists or novelist and so on.
It works even if you know this trick.
And if there's the idea but not the object in the reality, you have to create it.
This is what happened in London with the Harry Potter's Platform 9 and ¾.
Or in Lecco, where to different quarter are still fighting to conquest the title of land of the Manzoni's Characters.
Or in Verona, where the famous balcony of Juliet was appositely created.
Or, what's worst, recreate in any city the bridge full of padlock taken from the Moccia's novel.

Devo parlare di Verona perché, parlando con un'amica giapponese, ho scoperto che all'estero nessuno sa dove si svolga questa tragedia.
Prima di tutto. Nel film Romeo+Giulietta la storia è ambientata a Verona Beach, Los Angeles, un posto immaginario adattato dalla vera Venice Beach in Los Angeles. In ogni caso, entrambe prendono il nome da città italiane (e per chi non lo sapesse, più o meno tutte le città USA hanno nomi europei. Pensate a Orlean in Francia e a New Orleans. Hanno anche due diverse pronuncie. Oh. Al riguardo. Fate attenzione coi navigatori quando cercate Como perché ce n'è uno in provincia di Como (CO), Italia, e uno nello stato del Colorado (sempre CO) più uno nello stato del Mississipi.
I've to talk about Verona because, talking with a Japanese friend, I discovered that abroad nobody know where this tragedy takes place.
First of all. In the movie Romeo+Jiuliet the story is set in Verona Beach, Los Angeles, a fictional adaptation of the real Venice Beach in Los Angeles. In any case, both take the name from Italian cities (for those who don't know it, more or less all the USA cities takes the name from an European one. Just think at Orlean in France and New Orleans. Also two different pronunciation. Oh, about this: pay attention when you search for Como in your navigator because there is one in province of Como (CO), Italy, and one in the state of Colorado (Co) plus one in the state of Mississipi.
La storia ha origini storiche anche se è un topos già nella letteratura greca (pensate alla storia di Priamo e Tisbe nelle Metamorfosi di Ovidio, o all'Ephesiaka di Senofonte Efesio o alla Babyloniaka di Giamblico.
A essere onesti, Shakespeare ha fatto un mix di storie diverse. 
L'amore sfortunato di Montecchi e Capuleti era già nota all'epoca di dante anche se non ci sono documenti che provino la lotta tra le due famiglie, a parte la contemporanea e storica avversione tra Guelfi e Ghibellini.
Nel canto sesto del purgatorio Dante li menziona tra altri.
<<Vieni a veder Montecchi e Cappelletti
Monaldi e Filippeschi, uom senza cura:
color già tristi, e questi con sospetti!>>
The story has an historical origin even if it's a topos already in the Greek literature (think at the story of Pyramus and Thisbe, from the Ovid's Metamorphoses, or at the Ephesiaka of Xenophon Epheus or at the Babyloniaka of Iamblichus.
To be honest, Shakespeare made a mix of different stories.
The sad love about Montagues and Capulets was already known at Dante's age even if there isn't any document that prove the fight between the two families. A part the contemporary and historical aversion between Guelphs and Ghibellines.
In canto VI of the Purgatorio he mentions them among other (translation taken by the English version of Wikipedia)
<<Come and see, you who are negligent,
Montagues and Capulets, Monaldi and Filippeschi
One lot already grieving, the other in fear.>>
Il vero nome dei Capuleti era Cappelletti (ma nella traduzione italiana abbiamo preso Capuleti come la versione buona, senza indagare oltre).
Ora. Solo i Montecchi venivano da Verona (c'è anche una città chiamata Montecchio da cui veniva la famiglia) mentre i Cappelletti erano di Brescia che all'epoca di Dante vivevano anch'essi a Verona.
E qui viene quello di cui parlavo. C'è un posto a Verona, vicino Piazza delle Erbe, chiamato Casa di Giulietta. Con un balcone. Che però è un falso.
The real name of Capulets was Cappelletti (but in the Italian translation of the Shakespearian tragedy we took Capuleti as the good one without any check) and the Montagues was Montecchi.
Now. Only the Montecchi came from Verona (there's also a city named Montecchio from which the name of this noble family) while the Cappelletti came from Brescia who also lived in Verona in Dante's age.
And here we come to what I was talking about. There's a place in Verona, near Piazza delle Erbe, named House of Juliet. With a balcony. But its appearance is a fake.
L'edificio ospitò i Capuleti ma il famoso balcone non è altro che un sarcofago (senza coperchio) tagliato e incollato nell'edificio per ricreare il set cinematografico di un film del '36, a sua volta ispirato da un quadro di Francesco Hayez.
The building hosted the Capulets but the famous balcony is nothing more than a sarcophagus (without the top) cut and paste to the building to recreate the cinematographic set of a movie of the 1936, in turn inspired by a portrait of Francesco Hayez.
Quindi, come abbiamo bisogno di ricreare il balcone di Giulietta, io ho sentito il bisogno di vedere la Cattedrale dove La sventurata rispose e dove si sono sposati Anakin e Padme.
Nulla di strano. E' la nostra natura.
Mi sono goduta il mio giro visitando posti sacri e posti profani, con obiettivi sacri e profani (letteratura VS il cinema più popolare) e riguardo amori sacri e profani.
... la stessa accoppiata che Fabrizio de André faceva in Bocca di Rosa.
Gertrude e Lucia. La monaca corrotta (ma non una prostituta) e la santa buona donna.

So, as we need to recreate the balcony of Juliet, I felt the need to visit the Cathedral were The unfortunate replied and were Anakin and Padme married.
Nothing strange. It's our nature.
I enjoy my tour visiting some sacred and some profane places, for sacred and profane purpose (literature VS mainstream cinema) and about sacred and profane loves.
… the same comparison that Fabrizio de André made in his famous song Bocca di Rosa.
Gertrude and Lucy. The blasphemous nun (and not a prostitute) and the holy good girl.
Bene... Voglio chiudere con un'informazione o due.
In Italia la donna che si prende cura del prete prende il nome di Perpetua proprio dal nome proprio del personaggio che nel romanzo svolgeva questa mansione. E anche la tipica imbaracazione del Lago prende il nome dal personaggio principale, Lucia, che la usa quando scappa dai suoi amati monti. Il vero nome della barchetta Lucia, infatti, è Batell.
Well... I want to quit with an information or two.

In Italy the priest's housekeeper has the name of Perpetua because that was the first name of the characters that has that job in the novel. And also the typical small boat of the Lake takes the name from the main character, Lucia, that uses it when she runs away from her beloved mountains. The real name is still Batell.